giovedì 30 giugno 2011

In attesa d’un paradiso di rose e d’angurie

“Così possono stare a casa a curare i bambini": con questa motivazione un’azienda annuncia il prossimo licenziamento rigorosamente solo di donne. Nell’articolo apparso su “La Repubblica” i dirigenti dell’azienda precisano che bisogna tenere conto che "quello portato a casa dalle donne è comunque il secondo stipendio".

Seguono immancabili comunicati di protesta e solidarietà da parte di sindacati di categoria e colleghi maschi - pronti ovviamente a entrare a lavorare appena è il momento di scegliere tra il proprio destino e quello altrui (leggasi individualismo vs collettività; salvare il proprio orticello vs battersi per una riserva naturale nella quale vivere tutti meno peggio).

Dunque, proviamo ad andare oltre le solite frasi stereotipate e relativi profili umani da risonanti tamburi vuoti.

martedì 28 giugno 2011

Passi per il bavaglio, ma giù le mani dal tovagliolo

Cicciboom: e poi hai sentito del 6 luglio?
Kisciotte: che succede il 6 luglio?
Cicciboom: è passata la legge bavaglio
Kisciotte: mmm
Cicciboom: il 6 luglio inizieranno a chiudere arbitrariamente sul web ciò che l'Agcom riterrà fuori luogo; blog, siti...
Kisciotte: mmm

Cicci sa essere appassionata quando si appassiona.
Uno sta chattando di comparazione umoristica tra i Simpson e i Griffin, e questa salta fuori con la Legge Bavaglio. Che colpo basso, a tradimento.
Per fortuna so sottrarmi alle mie responsabilità quando devo prendere tempo.

lunedì 27 giugno 2011

Niente s’improvvisa, ma tutto si bastona

Questo articolo esercita una capacità fondamentale, ovvero l’improvvisazione.
Saper improvvisare può risultare fondamentale, in topici momenti esistenziali.
Ne elenco solo alcuni, improvvisandoli.

Vieni sgamato da un signore, che se ne sta nella penombra di un albero, mentre parli da solo perché pensavi di essere solo? “No, non parlo da solo. Cioè sì, ma perché faccio parte di una compagnia teatrale amatoriale e domenica andiamo in scena; sono un poco teso e sto ripassando la mia parte a voce alta. Non sono un pazzo, sono un teatrante amatoriale, ma con mentalità da professionista.”

sabato 18 giugno 2011

In piedi, e a fronte bassa: passano i pastori

China su fronte, si ses sezzidu pesa!
ch'es passende sa mezzus Italia.

Non penso che Felice Floris, pastore in Sardegna, sia particolarmente alto di statura.
Non lo era nemmeno Ernesto Bravin, contadino in Friuli.

Lo ricordo con la schiena curva sotto il peso del telone gonfio di fieno, falciato, rastrellato, inforcato, ingroppato e trasportato a schiena.
Ha condotto un’esistenza silenziosa, mio zio, lavorando sotto il sole, dall’alba al tramonto.
Ed era di poche parole anche Geremia, il pastore di pecore in quei luoghi alle sorgenti del Livenza, le quali pecore sì, belavano e scampanellavano.

martedì 14 giugno 2011

È un peccato morir…

“Gloria a te nell’aria! Quale tu sia, solo uno solo in compagnia!”
Ho cominciato ieri pomeriggio, così, spontaneamente, distrattamente, a mano a mano che nella diretta del TgLa7 si consolidavano i risultati dei Referendum.

“Fa’ che s’innamori! Gloria all’uccellino! Vola da lei, io non so volare. Dille che sei felice in mano!”

E mentre si consolidavano e prendevano forma i quattro Sì, ugualmente lei si faceva solfeggio e fischiettio, la melodia di una gioia profonda che veniva a galla.

Una gioia talmente viscerale, talmente epidermica che me la sono portata a letto soprappensiero borbottandomela come ninna nanna.

giovedì 9 giugno 2011

A Hemingway posso fare scuola, e non parlo di guida

Partiamo da una considerazione.
Se devo andare a cena e abito in una vallata alpina, isolato in cima a un crinale, fosse anche in un piccolo paesino, posso accettare l’idea di prendere le chiavi dell’auto, recarmi all’auto, aprire la portiera dell’auto usando le chiavi dell’auto, sedermi sul sedile del guidatore dell’auto, infilare le chiavi dell’auto nella fessura dell’avviamento dell’auto, sotto il volante dell’auto, mettere in moto l’auto, allacciare la cintura dell’auto e in un certo senso mi sarei già pentito di non aver declinato l’invito, millantando la contemporanea, inderogabile partecipazione a una battuta di caccia notturna con l’arco alla lumaca sfuggente.

lunedì 6 giugno 2011

Santoro a La7, Nixe a Spinoza

Tu la conosci da più di cinque anni.
Da quando l’hai conosciuta ti ha affascinato per le guanciotte, il sorriso e gli occhioni.

Tu la prendi in giro perché lei non si sbilancia mai, cerca sempre di ricomporre gli strappi, trova sempre un elemento di giustificazione dentro un contesto indifendibile. Ti fa davvero imbestialire quando tu ti infervori su quello o quest’altro e lei ti liquida con un “ma non è colpa sua, è fatto così!”


E ti incazzi ancor di più perché non lo fa per codardia, magari è un pochetto moderata, ma soprattutto è buona di carattere e non sa essere astiosa.

domenica 5 giugno 2011

Χρόνια πολλά Amarilla!

Tempo addietro discorrevo con un ingegnere.
Il tema era il fatidico bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.

Io argomentavo che da quale prospettiva si guardasse il livello del liquido nel bicchiere non poteva essere indizio automatico di soggetto ottimista o pessimista.

Ci sono circostanze nelle quali bisogna ricercare sempre il meglio e quindi il bicchiere va visto mezzo vuoto. Un collaudatore della Ferrari deve essere un “pessimista professionale”, altrimenti se si fa andar bene qualunque cosa, non ricaverà mai il meglio dai suoi collaudi.

giovedì 2 giugno 2011

Nichi, fratello lo dici a tua sorella!

Giuliano Pisapia è il nuovo sindaco di Milano.
Ha vinto con un sorriso sereno e pacato, parlando con tono di voce udibile da chiunque voglia ascoltare, sillabando parole tranquille quanto le sue pupille.


E mentre il signor Eolo viene informato dall’ufficio stampa del PD che adesso anche lui non fa più parte dell’oligarchia dell’Olimpo, io ne prendo atto e dalla finestra della diretta del TgLa7 inalo a pieni polmoni aria fresca e pulita.

Il vento è cambiato! Se avessi aperto le finestre di casa, magari la qualità dell’aria auspicherebbe un vento costante più che variabile, per contrastare l’inquinamento.

Ma affacciato alla finestra de La7, nella rosa politica dei venti, devo sapermi accontentare di un Eolo politicamente filoriformista, moralizzatore, innovatore.