mercoledì 11 maggio 2011

Kibbuz? Facebook! Mi spiace ha sbagliato persona

Ciao a tutti, amici immaginari e non.
Sono stato assente qualche giorno perché, dopo tanti anni, ho deciso di entrare nel social network per eccellenza: Facebook.

Ci sto da tre giorni e ho sei amici!
Rifletto su questa parola: amici.
Su Facebook si chiede e ci si dà l'amicizia.


Non riesco a capacitarmici granché. Quasi tutti hanno centinaia di amici, invece io di amici ne ho soltanto sei.
E' vero che ci sono da pochi giorni, ma è anche vero che io di amici ne ho davvero pochi e tutti degli ultimi anni.
Non che mi lamenti, nel senso, per me l'idea di amicizia è quella che mi sono fatto da bambino guardando Fonzie: tre amici vanno più che bene, che già il terzo è mezzo deficiente, quindi meglio non proliferare troppo, senno si diluisce l'empatia.

E per motivi biografici non ho mai avuto le condizioni ideali per farmi gli amici, purtroppo.

Per me sei amici sono già tanti, che poi amici amici come intendo io mica ne ho, ovvero l'amico dell'infanzia, quello che ti ritrovi tra i coglioni in ogni momento topico della tua esistenza... e torniamo sempre lì, in effetti anche l'amico atavico meglio non averlo del tutto prima di doversi augurare che muoia e smetta di assillarti ogni santo giorno.

Ciò che inquieta di Facebook, non è tanto che tutti hanno tanti amici, ma che ci si dà l'amicizia tra perfetti sconosciuti (prima conosciamoci no?! diamoci magari la "confidenza", la "frequentazione", ma subito l'amicizia mi sembra assurdo).

Io l'amicizia l'ho data subito a sei amici che sono già miei amici nella vita reale. Agli altri forse non la darò mai, magari se qualcuno insiste dico che si sbaglia, che mi sta confondendo con un altro, magari faccio la voce con accento norvegese e patata in bocca alla Fantozzi e chiedo "Chibbuz? No grazie, non compriamo niente!"

Insomma non credo che avrò tanti amici in più nei prossimi mesi, anzi magari ne perderò qualcuno!
Perché un altro aspetto inquietante e falso di Facebook è che anche i miei amici hanno tra le loro centinaia di amici gente che non sopportano nella vita reale, gente con la quale hanno litigato, gente dalla quale sono stati offesi, eppure continuano ad averli per amici!

Proprio non mi capacito a vedere tra gli amici dei miei amici facce di gente che con i miei amici critichiamo nella vita reale. Non capisco se nella vita reale loro ingannino me per tenermi come amico o se nel mondo virtuale loro ingannino i loro finti amici reali giusto per ingannarsi tutti con tutti che tutti hanno tanti amici, ma in realtà molti sono soli, tristi, soffrono di depressione, solitudine e quant'altro.

E magari non hanno mai provato ad avere veri amici, così come non li ho mai avuti io, però io non fingo di avere tanti amici. A me i contatti di una chat non li chiamo amici se non li ho in chat per motivi di amicizia.

Insomma io trovo triste ingannare gli altri, specialmente se sono amici; agli amici bisognerebbe dedicare un luogo distinto dei propri affetti.

Ieri mi ha chattato su Facebook uno che conosco ma che non è mio amico, non lo è nella vita reale e allora io non gli ho chiesto di darmi l'amicizia, anzi non gli ho nemmeno risposto.
Adesso devo decidere se sei amici su Facebook sono già troppi perché alcuni di loro hanno per amici persone che a me non va di avere per amici.

Sicuramente io sono molto selettivo, e accetterei anche la massima "chi non è amico mio può essere amico tuo, l'importante è che siamo amici io e te!"
Ma se anche al mio amico quel tipo sta sul culo nella vita reale, allora perché poi è amico del mio amico nel mondo di Facebook?!

Sarà una mia fissa, un mio limite, un eccessivo rispetto per il significato delle parole, ma io non riesco a dire amore, a dire bello, a dire tutto bene, se non mi rapisci del tutto, se c'è qualcosa di brutto, se c'è, come sempre, qualcosa che non va.

A me piace portare rispetto ai miei amici anche nel mondo dei social network, e non credo nell'alibi che "tanto è Facebook!" Non è il medium a fare la qualità della comunicazione, è la qualità degli affetti e delle persone a fare la qualità del medium.

Quindi forse ho qualche amico così così.
Io sono fatto così e parlo spesso da solo, ma qualcuno è fatto così così... e sparla spesso e non da solo.

K.

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